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Muse Ispiratrici: I'm back

 “ Le Muse hanno un posto altissimo, anzi unico, nella gerarchia divina. Son dette figlie di Zeus, nate da Mnemosine, la Dea della memoria; ma ciò non è tutto, ché ad esse, e ad esse soltanto, è riservato portare, come il padre stesso degli Dei, l'appellativo di olimpiche, appellativo col quale si solevano onorare sì gli Dei in genere, ma -almeno originariamente- nessun Dio in particolare, fatta appunto eccezione per Zeus e le Muse ». Walter Friedrich Otto.

( Chanel SS 2014-2015 Backstage Karl Lagerfeld e Gisele Bundchen )

La scorsa settimana mentre correvo sul tapis roulant e pensavo al titolo del blog, le mie cuffiette si sono incastrate come per magia alla mia nuova collana che ha come scritta: MUSE. Da buona fan di Blair Waldorf sono a conoscenza che il destino è una scusa per i perdenti, ma in questo caso nulla c’è da perdere ed ho cosi deciso di lasciarmi ISPIRARE dall’accaduto.
Tutti gli artisti  hanno avuta una musa, o più di una, e lo stesso termine è presente anche nell’antichità, basti pensare al celebre proemio dell’ Iliade per averne dimostrazione, ma al giorno d’oggi chi è una musa?

In tempi remoti musa corrispondeva a una donna di gran fascino, inavvicinabile,  una figura divina, che attraverso se stessa,  ispirava la fantasia degli artisti. Renoir nelle sue opere considerava la sua musa l’ amante: Lise Trehot e già in quel tempo il significato di musa cambiò.

Oggi la musa è una donna non lontana dall’artista, ma questa gli è talmente vicina da ispirare attraverso i suoi gesti, le sue parole o attraverso fatti accaduti “lo scrittore”. Ne è un esempio il capolavoro della band Coldplay, la canzone Fix you, scritta dal leader del gruppo per l’ex moglie, la bellissima Gwyneth Paltrow, dopo la morte del padre.

Gli stessi stilisti italiani quali Dolce e Gabbana hanno proclamato come loro musa, la nostrana attrice: Monica Bellucci.

( Moschino SS 2014- 2015. I'm a Barbie girl, in a Moschino world. )


Il geniale Karl Lagerfeld durante un’intervista, posto lui la domanda su chi o cosa lo ispirasse rispose: “ Quando creo le mie collezioni penso a Coco Chanel, ma quella degli esordi. La ribelle, la bizzarra, quella che una sera, per andare all’Opèra, si tagliò i meravigliosi capelli perché l’esplosione di uno scaldabagno glieli aveva bruciacchiati. Mi ispira la cattiveria delle sue battute di spirito, ammiro la sua intelligenza.”


( Izabel Goulart selfie in passerella per Jean Paul Gautier )

Così come primo post ho deciso in primis di motivare la scelta di tale titolo  e di chiedere a mia volta ispirazione alla già citata: Coco Chanel, alla grande bellezza italiana: Bianca Balti e alla simpatia della modella “folle”: Cara Delevingne. ( badate bene è DeleviNgne e non come molti di voi scrivono ndr )
Potrei continuare per ore a fare una lista delle mie muse, sperando diventino anche le vostre, ma visto che il blog ha anche come titolo ispiratrici ho deciso di ispirare il vostro stile attraverso alcuni scatti della fashion week.  
Concludo con la frase del grande genio Walt Disney: “Per iniziare, bisogna smettere di parlare e passare all'azione.” 


P.s: se qualcuno di voi fosse interessato a diventare musa c’è una scuola dove studiare, ma il test è molto difficile e costoso. Infatti per frequentare tale corso, bisogna far recapitare nella mia abitazione almeno una borsa Hermès, dopo di che considererò la vostra richiesta. E come dicevano i latini: ad maiora!

( Milano fashion week: il finale firmato Dolce e Gabbana )





 ( Burberry show: Kate Moss e Cara Delevingne front row )




 ( Chanel SS 2014-2015 REVOLUTION BY KARL LAGERFELD ) 

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